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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12128/10323
Title: 1989 - L'iniziazione al postmodernizmo, trad. Lorenzo Costantino
Authors: Uniłowski, Krzysztof
Keywords: postmodernismo; letteratura polacca dopo il 1989; neoconservatorismo; letteratura delle "piccolo patrie"; l'anarco-conservatorismo; prosa del centro; poststrutturalismo
Issue Date: 2007
Publisher: Firenze University Press
Citation: Studi Slavistici, Vol. 4 (2007), s. 292-300
Abstract: [...] Dalla descrizione qui appena abbozzata emerge il prevalere, sulla scena letteraria polacca dopo il 1989, di tendenze postmoderniste, soprattutto se si guarda alle opere di autori appartenenti alla media e giovane generazione. In generale si tratta comunque di un postmodernismo “debole” o addirittura “latente”, diffidente nei confronti di un mondo in cui le categorie di identità e appartenenza geografica perdono significato; un postmodernismo che ha timore della cultura di massa, che si richiama volentieri ai classici della letteratura moderna (Schulz, Milosz, corrente dei Kresy) e che dopo un secolo riabilita ... il filisteo. La sua “ywrZ-ità” si manifesta attraverso l’estetica del pastiche, con la quale si esprime l’amara consapevolezza che il rinnovamento dei modelli ammirati è ormai impossibile, che la missione rivelatrice della letteratura si è esaurita. Si manifesta anche l’accettazione, piena di rassegnazione, della condizione di periferia — della letteratura nei confronti dei nuovi mezzi di comunicazione, della enclave artistica nei confronti della cultura di massa, della Polonia e dell’intera regione nei confronti dei salotti del mondo che dettano le ultime mode artistiche e intellettuali. Si manifesta infine la segreta collaborazione coi mezzi di comunicazione elettronici, con la cultura di massa, con le mode artistiche e intellettuali. Come ho già sottolineato, fenomeni che apertamente si richiamano al posttnodernismo erano bensì presenti nel complesso dei fattori che offrivano la possibilità di ridefinire la cultura polacca, ma non hanno avuto ruolo dominante né grande sucesso. In un modo o nell’altro, il 1989 può essere quindi a buon diritto considerato l’anno d’inizio del postmodernismo nella più recente letteratura polacca. Com’è ovvio, tale interpretazione lascia non risolta la questione dei mutamenti politici: il 1989 può essere visto in quest’ottica solo come una comoda data orientativa e si può considerare che la crisi culturale avrebbe avuto luogo indipendentemente dagli avvenimenti socio-politici; nondimeno ritengo che questi ultimi siano da considerare come uno sfondo e un contesto importante per il loro svolgimento e la loro definizione. Essi hanno rafforzato gli atteggiamenti nostalgici e sentimentali, hanno deciso dell’autorità del mercato, hanno fondato il mito della “prosa srodkd' (“prosa del centro”) e l’idea del ritorno al romanzo borghese; in poche parole, hanno facilitato il successo della “prospettiva neoconservatrice”.
URI: http://hdl.handle.net/20.500.12128/10323
ISSN: 1824-761X
Appears in Collections:Artykuły (W.Hum.)

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