Abstrakt: | Nella 1 Cor 4,1 san Paolo definisce i ministri della Chiesa come „servi di Cristo
e amministratori dei misteri di Dio”. Sulla base dello studio dell’originalità delle espressoni
usate nella 1 Cor 4,1 („servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio”) si può costatare
che nel Nuovo Testamento i ministri della Chiesa non si chiamano „sacerdoti” (hiereus),
poiché unico e sommo Sacerdote (Archiereus) è Gesù Cristo. I servi di Cristo (douloi
tou Christou) invece, cioé coloro che nella Chiesa compiono uffici speciali, si chiamano
„vescovi, anziani e diaconi” (episkopoi, presbyteroi, diakonoi). San Paolo accentua in
maniera speciale due termini per precisare che i servi di Cristo sono hypēretas Christou
kai oikonomous mystēriōn Theou (1 Cor 4,1). L’etimologia del termine hypēretēs ci fa
capire che esso ha il senso tutto originale. Significa infatti „il rematore”. Indica quindi uno
schiavo, che rema la „nave di Cristo”. Il suo duro lavoro di remare serve per raggiungere
lo scopo che corrisponde alla salvezza eterna. Tale servo di Cristo come „amministratore
dei misteri di Dio” (oikonomos mystēriōn Theou) è una persona di fiducia, l’economo
delle cose più sante di Dio, colui che gestisce la „casa di Dio”, e cioé compie nella Chiesa
– attraverso il suo servizio – il mistero della salvezza. Cristo come Padrone di casa affida
a tale persona il servizio di amministrazione dei segreti di Dio nella „casa di Dio”, cioé
nella Chiesa. Questo ufficio non è solo una distinzione, giacchè il suo soggetto deve essere
uno cha sa servire in modo fedele a Cristo. Sicchome nelle parabole evangeliche alcuni dei servi si fanno conoscere purtroppo come amministratori poco fedeli, san Paulo chiede
a tutti la fedeltà (cfr. 1 Cor 4,2). |