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Zastosuj identyfikator do podlinkowania lub zacytowania tej pozycji: http://hdl.handle.net/20.500.12128/10133
Tytuł: Czas przyszły niedokonany : o włoskiej sztuce futurystycznej
Autor: Miczka, Tadeusz
Słowa kluczowe: sztuka; Włochy; futuryzm
Data wydania: 1988
Wydawca: Katowice : Wydawnictwo Uniwersytetu Śląskiego
Abstrakt: Ê il primo libro in Polonia il quale comprende tutti i campi dell’attività artistica futurista italiana e li presenta su un largo fondo sociale e culturale dell’epoca. La tesi che organizza l’argomentazione dell’autore è la persuasione che l’arte futurista realizzando nella prattica l’atto creativo del tempo, il quale precede se stesso (le temps en avance sur lui même — nella terminología di G. Gurvitch), consapevolmente si trovo in una trappola del tempo, ma contemporáneamente esporrendo proprio l’intensità délia tensione tra un’idea e realtà, ha portato un grande contributo nello sviluppo délia cultura del XX secolo. Infatti, l’autore ci indica delle somiglianze tra la concezione del mondo futurista, di cui la base era „la malattia délia modernité (modernolatria), e il pensiero utopistico in un avvenire, l’autore ci mostra che la realizzazione creativa del programma d’avanguardia, in prattica, doveva limitarsi all’esperimento che produceva delle opere delle qualité diverse, perô délia forza influente non conosciuta mai. Nella sua lotta inesorabile contro la tradizione i futuristi si sono sobbarcati ad un rischio più grande possibile. In conformité del decorso di tempo accelerato, sentito da loro, gli artisti, di continuo, cambiavano il repertorio dei mezzi artistici e cosi soprattutto sviluppavano le sue capacité non arrivando perô allô scopo finale, perché una tensione in avanti non ce l’ha un fine determinato. Analizzando il patrimonio futurista nella sfera letteraria, teatrale, nell’area dell’arte figurativa, fotografía, música e film, l’autore ci mostra, che il rinnovamento d’avanguardia dei mezzi di comunicazione artistica, consisteva in una subordinazione di ogni arte al tempo irreversibile, sentito in un modo subiettivo dagli artisti. Allora, alla fine dei conti, nella prattica creativa, sono stati utilizzati i codici „linguistici” estremamente ingranditi, per i quali era molto caratteristica una debole previsione sintattica e lessicale. Ma, per fortuna, si è iniziato il processo d’autotranscendenza delle sfere rispettive d’espressione artistica, cioe, il processo di vareare i limiti, che dura ancora oggi. Durante questo processo, il linguaggio artístico privo di funzione che permetterebbe a tutti gli utenti (agli enunciatari e destinatari), di trovare un equilibrio sull’asse di succesione del tempo, allora, diventa un fonte del malinteso e costringe i partecipanti dell’atto di comunicazione allô sforzo intelettuale più grande. „11 dialogo” appassionante che, con il tempo, fecevano gli artisti italiani portava al „futurospasmo”, allora, alla comunicazione spasmodica nella quale i sistemi di segni e simboli di comunicarsi si sono svagati, causando enormi, ancora non conosciuti, perturbamenti dell’ informazione e le scosse culturali. Perô, l’intenzione ardita di scoprire il futuro nel presente, non solo ha intaccato un eqilibrio interno dell’arte, ma pure, ha causato una potente impressione dell’insaziabilità estética ed etica che ci assisteva nell’arte del XX secolo. Allora, l’autore afferma „il futurismo, per la prima volta ha fatto delle domande ed ha formulato i problemmi che devono essere risolti ogni giorno da maggior parte degli artisti contemporenei. Perché non si possa, nè nell’arte nè nella vita — almeno oggi — fermare un’invasione delle macchine e le parole in liberta”.
URI: http://hdl.handle.net/20.500.12128/10133
ISBN: 83-226-215-4
Pojawia się w kolekcji:Książki/rozdziały (W.Hum.)

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