Abstrakt: | Un luogo è sempre serbatoio di una certa spiritualità perché è
protetto premurosamente da genius loci, un custode leale e fidato
la cura del quale si estende ad ogni forma della vita di un dato locum
senza eccezione. Rispetto al cupo silenzio del mondo, al silenzio
penetrante che emerge dal caos, il tatto del genius loci diventa
la benedizione per la vita contemporanea. Genius loci, l’impulso
del quale proviene sempre da un certo spazio, una certa veduta,
un certo paesaggio ci tocca sempre al vivo, le sue apparizioni sono
impreviste e perciò non possiamo mai arrogarci nessun diritto al
loro possesso. L’approvazione della vita e della luce costituisce la
strategia del genius loci, invece le mura, le piazze, le cupole, i tetti,
i prati e le spiagge costituiscono una rievocazione cerimoniale dei
doni della vita. E può darsi che si tratti dei doni più piccoli, che
Ernst Jünger chiama die kargsten Spenden dieser Welt. |